Padre La Manna, presidente del Centro Astalli per i rifugiati: 'Equipare l'immigrazione clandestina a mafia e terrorismo. Chiaro il messaggio del governo: gli immigrati sono criminali'
Roma 13 nov. - "Il processo breve e' un provvedimento indegno che equipara immigrazione clandestina a mafia e terrorismo". Commenta così padre Giovanni La Manna, presidente Centro Astalli - Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, il disegno di legge presentato da Pdl e Lega Nord al Senato, che impone la durata massima dei processi a 6 anni, fatta eccezione per alcuni reati, fra cui quello di immigrazione clandestina.
"La scelta di inserire nell'elenco dei reati di grave allarme sociale l'immigrazione clandestina e' frutto di logiche discriminatorie nei confronti degli stranieri. La gia' insensata fattispecie di reato di immigrazione clandestina, semplice contravvenzione punita con un'ammenda, da oggi viene equiparata ai reati di mafia e terrorismo. Attraverso tale operazione, frutto di accordi politici, il governo lancia un chiaro messaggio all'opinione pubblica: gli immigrati sono criminali. È facile immaginare come tutto cio' contribuisca ad alimentare pregiudizi e pericolose derive xenofobe che gia' da tempo destano allarme nel nostro paese", chiude il religioso.
Fonte: Redattore Sociale
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