(Metropoli)
“Integrometro II. Immigrati stranieri: segnali di integrazione” è una ricerca sul grado di integrazione degli immigrati in Italia ed in Piemonte finanziata dalla Fondazione Crt nell’ambito del progetto Alfieri, che ha avuto come capofila Fieri (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’immigrazione) e che ha visto la partecipazione della Fondazione Giovanni Agnelli, di Scenari Immobiliari e di due ruppi di ricerca universitari (Dipartimento di Scienze Demografiche della “Sapienza” di Roma e Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Torino).
I risultati fotografano l’integrazione straniera in Italia e la sua costante evoluzione. La ricerca è partita cercando di individuare i principali obiettivi che le politiche di integrazione dovrebbero sviluppare a livello nazionale, analizzando poi le strategie di volta in volta praticate dai paesi dell’Unione Europea. Gli obiettivi individuati per delle corrette politiche di integrazione sono quattro: che l’immigrazione abbia un impatto positivo sul paese di arrivo ed eventualmente su quello di transito; tutelare la buona salute degli immigrati; mantenere delle relazioni di basso conflitto fra immigrati e nazionali e avere un impatto positivo sul paese di partenza. A livello nazionale la ricerca sul livello di realizzazione di questi obiettivi ha portato all’approfondimento di importanti dati statistici su quattro grandi temi: cittadinanza, salute, casa e stampa etnica.
Cittadinanza
Pur rimanendo ancora al di sotto della media europea, le cittadinanze concesse sono in forte aumento. La modalità più “facile” per la concessione resta il matrimonio (quasi il 70% dei casi fra il 1985 ed il 2005). Sono però le concessioni per residenza (le naturalizzazioni ordinarie) a registrare un’impennata: dalle 20mila nel periodo 1985- 2004, (12% del totale) alle 7500 del solo 2005 (40% del totale).
Salute
Il rapporto immigrati salute è in significativa evoluzione: i ricoveri di cittadini stranieri sono stati 366mila nel 2003, il 3% sul totale nazionale (quindi al di sotto del peso demografico dell’immigrazione stimato per il 2003 al 5%). Gli immigrati godono quindi di ottima salute. Uno dei fattori che spiega questo dato è quello del cosiddetto “migrante sano”: normalmente solo chi gode di ottima salute affronta un viaggio impegnativo come un trasferimento in un altro stato.
Gli stranieri immigrati in Italia godono di una salute mediamente migliore di quella dei loro connazionali in patria e di quella dei cittadini della nazione presso cui si trasferiscono. La fascia a più alta ospedalizzazione è quella delle donne in età riproduttiva, quasi il 60% sul totale degli stranieri. Un dato significativo emerso dalla ricerca ci parla di nuovi nati stranieri mediamente più sani degli italiani. Prendendo come indicatore il peso alla nascita (indicatore standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) il peso dei neonati stranieri nati in Italia è di 3,30 kg, contro i quasi 3,2 degli italiani.
Casa
Si diffonde e consolida fra gli immigrati la tendenza alla acquisto della casa, un segnale di integrazione e permanenza incoraggiante, sebbene spesso la decisione sia resa necessaria dalle difficoltà e discriminazioni incontrate nel mercato degli affitti. Gli acquisti immobiliari da parte di cittadini stranieri sono saliti fino a rappresentare nel 2006 il 18,5 del totale nazionale (la tendenza per il 2007 parla di una leggera contrazione: 135mila acquisti, cioè il 17% del totale nazionale, equivalenti a circa 16 miliardi di euro).
Stampa etnica
In crescita per numero di testate e di diffusione i giornali dedicati alle diverse comunità immigrate, quasi esclusivamente in lingua madre. A livello nazionale si tratta di 35 testate, per un milione e 675mila copie al mese. Spesso diffuse gratuitamente.
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