martedì 28 luglio 2009

Immigrati e ingannati, denuncia Oim: "In mille truffati col decreto flussi"


L'Oim denuncia la vicenda di un migliaio di marocchini attirati nel salernitano con la promessa di un lavoro regolare e poi costretti allo sfruttamento peggiore: 25 euro al giorno per raccogliere frutta

ROMA - Attirati in Italia con la promessa di un lavoro regolare, attraverso il decreto flussi, per poi scoprire una volta arrivati nel nostro Paese di essere stati raggirati. E a quel punto, come se non bastasse, sfruttati e costretti a lavorare in condizioni lavorative estreme. E' quel che e' accaduto a circa un migliaio di giovani marocchini arrivati a San Nicola Varco, ad un centinaio di chilometri da Napoli, con la promessa di un lavoro regolare. La denuncia e' dell'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, che rivela la truffa subita dagli immigrati nordafricani impiegati come braccianti nelle campagne del salernitano: persone che loro malgrado si ritrovano "non regolarizzabili" e che vivono oggi nelle baracche sfruttati nella raccolta della frutta per 25 euro al giorno.
L'Oim ha concluso ieri a San Nicola Varco una serie di accertamenti dopo dieci giorni di missione sul territorio. "Il nostro team- afferma Peter Schatzer, capo missione per l'organizzazione in Italia- ha scoperto che la maggior parte dei migranti sono caduti vittima di una frode: sono tutti giunti in Italia attraverso il sistema delle quote stagionali stabilito ogni anno dal governo italiano. Hanno pagato una tassa di un agente canaglia nel loro paese di origine e di un datore di lavoro italiano, che ha promesso di dare loro un lavoro regolare. Una volta in Italia, i migranti si trovano di fronte ad un datore di lavoro che non c'e' o che semplicemente si rifiuta di assumerli. Senza un permesso di lavoro, molti cadono nello sfruttamento".
A San Nicola Varco, secondo quanto afferma l'Oim, gli immigrati vivono in case abbandonate, senza elettricita' ne' acqua corrente e tra i rifiuti. I migranti sono tutti senza un contratto di lavoro come lavoratori stagionali nel settore agricolo. Sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli dalle 4 e 30 del mattino fino alle 4 del pomeriggio, continua l'Oim, la paga giornaliera si aggira tra i 15 e i 25 euro per lavorare nelle serre o nei campi.
Molti dei circa 200 immigrati intervistati dall'organizzazione, inoltre, affermano di dover pagare i propri datori per i servizi essenziali come l'acqua, mentre l'accompagnamento da e per i campi costa 3 euro. "Abbiamo chiesto alle autorita' locali e al ministero degli Interni di poter individuare soluzioni per questi migranti disperati- ha affermato Schatzer-. La loro vita e le condizioni di lavoro sono a rischiose, insalubri e assolutamente non dignitose". A peggiorare le gia' difficili condizioni di vita dei migranti, domenica scorsa c'e' stato anche un incendio in un accampamento che ha procurato alcuni danni, lasciando fortunatamente illesi gli immigrati. "Stiamo lavorando per vedere se i migranti possano beneficiare di assistenza e protezione in Italia- ha concluso Schatzer-. L'Oim potrebbe anche fornire un sostegno per coloro che desiderassero tornare a casa attraverso il programma di rimpatrio volontario assistito".
(Dires - Redattore Sociale)

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