domenica 16 agosto 2009

Cittadinanza. A ottobre si discute la nuova legge alla Camera

Il disegno di legge che agevola l'acquisizione della cittadinanza italiana, sarà già a ottobre in Aula alla Camera, nonostante siano contrari diversi esponenti della maggioranza, tra i quali Maurizio Gasparri (Pdl) e Mario Borghezio (Lega).
La nuova legge, definita "sarkoziana" ma cmq rigorosamente bipartisan, prevede tempi più brevi per l'italianizzazione degli immigrati (da dieci a cinque anni) e l'introduzione dello 'jus soli' al posto dello 'jus sanguinis', ovvero la possibilità per i figli nati in Italia da genitori stranieri di diventare cittadini senza dover aspettare la maggiore età per fare richiesta.
Come si è detto, contrari al disegno Gasparri e Borghezio. "Una riforma in tal senso non si farà mai con questo governo- ha detto Gasparri- Tutt'al più gli unici cambiamenti possibili dovrebbero essere maggiormente restrittivi grazie all'introduzione di maggiori verifiche". "Va contro i progetti dell'esecutivo"- ha tuonato invece Borghezio - E perciò la proposta non avrà spazio".

Comunque, da due del calibro di 'Ridolini' Gasparri e di 'Onlio' Borghezio che cosa ci saremmo potuti aspettare? Mario Borghezio è l'eurodeputato italiano che porta meglio la croce (celtica) nell’aula del Parlamento europeo, visto che è costretto - o almeno così ha lasciato intendere durante un incontro con i neofascisti francesi - a diluire la sua vocazione fascista nella brodaglia regionalista di stampo leghista; e di dover indossare, finché i tempi non sono maturi, la camicia verde invece che quella nera, che gli donerebbe di più (anche perché sfina). Ed è con indosso la camicia verde che la ‘Magistratura di sinistra’ l’ha condannato a 400 euro di multa per violenza contro un immigrato clandestino e a 2 mesi e 20 giorni di carcere per incendio colposo a danno di alcuni romeni durante un raid. Il suo motto è “Padroni a casa nostra”, con il quale nelle ultime elezioni europee ha conquistato anche voti (ben 1.600) nella Capitale “ladrona”.
L’ex fascista Maurizio Gasparri, invece, è uno dei personaggi più promettenti del cabaret televisivo. I suoi tempestivi commenti su ogni fatto che accade in Italia e all’estero lo rendono il candidato naturale alla successione di portavoce del Pdl, se non ci fosse in circolazione uno che le spara più grosse di lui come Daniele Capezzone. Indimenticabile la sua uscita dopo l’elezione a presidente degli Usa dell’abbronzato Obama: “Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta”. E contenti lo siamo anche noi che in Maurizio Gasparri vediamo l’erede di Ridolini.

Al di là degli aspetti ludici della vicenda (cioè Gasparri e Borghezio) pare che la riforma abbia buone possibilità di passare, grazie al voto del centrosinistra (Pd e IdV), dei centristi dell'Udc, e di una parte (finiani e cattolici) del Pdl. A meno che la Lega non abbia qualche carta nascosta per far cambiare idea a tutti. Del resto, non è la nostra, forse, una 'Repubblica fondata sul ricatto'?

3 commenti:

  1. Tra i contrari c'è anche Isabella Bertolini, relatrice della legge sulla cittadinanza. La sua linea politica la conosciamo (per chi no la conoscesse, un esempio: http://immigrazione.wordpress.com/2006/08/02/intervento-di-isabella-bertolini-fi-su-alice/ ), e non la condivido. Però, rispetto a Gasparri e Borghezio, pare di un'altra categoria. Dite che ci voleva poco? Mi sa che avete ragione...

    RispondiElimina
  2. la cittadinanza deminouice il rassizmo e aumenta l.integrazione

    RispondiElimina
  3. lacittadinanza deminouice il rassizmo e aumenta l,integrazione

    RispondiElimina